sabato 31 dicembre 2011

Per salutare il 2011... riflessioni di fine anno!

Mancano poche ore alla fine del 2011 ed è giunta l’ora di dedicarmi alle tanto temute riflessioni di fine anno.
Questo 2011 per me si chiude con un animo triste e un po’ inquieto… sono tante le cose che avrei voluto fare e che purtroppo non sono riuscita a realizzare o che non hanno ottenuto i risultati sperati. Ma sarebbe ingiusto vedere solo il bicchiere mezzo vuoto… aldilà di alcuni piccoli o grandi “fallimenti” il 2011 è stato anche un anno importante, nel quale ho vissuto tante indimenticabili esperienze, ottenuto grandi soddisfazioni e sono cresciuta tanto. Se mi guardo indietro ora ho la consapevolezza di essere una nuova Francesca, più matura e riflessiva (forse un po’ troppo!) e con un bagaglio enorme di stimolanti e divertenti avventure.
Queste sono decisamente le più importanti:

a marzo mi sono laureata con un ottimo voto, ma soprattutto ho ottenuto la soddisfazione più grande: vedere che il mio lavoro di tesi, al quale ho dedicato tutte le mie forze e tanto, tantissimo tempo, è stato molto apprezzato;
ho svolto un’esperienza lavorativa in una casa editrice, durante la quale ho imparato tantissimo, e che ha accresciuto il mio amore per i libri e per il lavoro editoriale;
ho fatto un meraviglioso viaggio a Madrid con sabina fragola (o strawberry??inizio a fare confusione tra i tuoi nick, cara!) grazie al quale ho conosciuto  la splendida Inma Chacón  (lo so chenon ne potete già più di sentirne parlare, ma io ADORO questa donna!);
ho avuto modo di compiere altri due bellissimi viaggi in Spagna, uno a Siviglia con il mio amore e un'altra coppia di fidatissimi e preziosissimi amici, del quale prometto di parlarvi presto perché Siviglia mi è davvero entrata nel cuore, e un altro a Barcellona insieme a un’ amica storica;
ho conosciuto tante splendide persone, stretto nuove intense amicizie e rinforzato quelle che da anni rendono migliore la mia vita;
ho trascorso un altro anno (il nono per l’esattezza!) con il mio meraviglioso e insostituibile compagno di vita, Alessandro, del quale spero di scrivere in ogni post di fine anno di tutti i prossimi anni;
ho dato vita a questo blog, che spero migliorerà nel corso dei prossimi mesi;
e… last but not least… ho letto tanti bei libri!!

Beh, alla luce di tutte queste cose in fondo posso dire che non è stato poi un anno così terribile. Propositi per il 2012??? Tanti, forse troppi… e non è il caso di tediarvi con un altro lungo elenco di deliri da pantofolaia. Voglio però  dirvene almeno 2, che probabilmente racchiudono tutti gli altri:
VOGLIO (perché un VORREI o uno SPERO significherebbero partire senza la giusta convinzione!) impegnarmi al massimo per cercare (e trovare!) la strada migliore per me
E VOGLIO migliorare la mia carcassa, per rendere giustizia al potente motore che essa racchiude (questa affermazione e potrebbe risultarvi incomprensibile, lo so, ma basta leggere l’oroscopo di “Internazionale” del segno dei pesci per capire!)
Detto questo non mi resta che augurare a tutti voi  UN MERAVIGLIOSO 2012, con la speranza che vi porti tutto ciò che desiderate! 

a tutti i lettori della pantofola una fetta del mio tiramisù di pandoro:-)
e una citazione dell'intramontabile Leopardi!

Il 2011 se ne va... e arriva il MEME!!

Il 2011 volge al termine e, aiuto aiuto,  è arrivato il momento di tirare le somme. Voglio iniziare in maniera “leggera” e  giocosa, approfittando dell’invito della mia amica sabinafragola del blog una fragola al giorno.
Ladies e gentleman sono lieta di presentarvi il primo MEME della pantofola letteraria! Il tema?!? LIBRI, LIBRI, LIBRI!     

1) Quanti libri hai letto nel 2011?

38. Senza contare tutti i manoscritti letti durante lo stage in casa editrice e i saggi per il progetto di dottorato!

2) Quanti erano FICTION e quanti no?

Circa 20. Il resto erano biografie e raccolte di poesie.

3) Quanti scrittori e quante scrittrici?

Scrittrici battono scrittori 28 a 2… sono troppo di parte?

4) Il miglior libro letto?

Questa risposta mi costa un po’ fatica… concedetemene almeno 2: tra i libri di poesia Dal balcone del corpo di Antonella Anedda e tra i romanzi Tiempo de arena di Inma Chacón. Entrambi mi hanno coinvolta fino alle lacrime.

5) E il più brutto?

Traiettorie di sguardi di Geneviève Makaping. Dire  che è un brutto libro è un’esagerazione… mi ha interessato la storia, ma non ho apprezzato la scrittura. 

6) Il libro più vecchio che hai letto?

Miau di Benito Pérez  Galdós.

7) E il più recente?

Antologia de la herida di Inma Chacón.

8) Qual è il libro con il titolo più lungo?

101 cose da fare in Calabria almeno una volta nella vita di Annalisa Marchianò.

9) E quello con il titolo più corto?

Miau

10) Quanti libri hai riletto?

5 per studio e 1 per diletto: Folle, folle, folle d’amore per te di Alda Merini

11) E quali vorresti rileggere?

Non so… tutti o forse nessuno. Di solito rileggo un libro quando, a distanza di molto tempo, mi accade, penso,vedo qualcosa che mi riporta alla mente quella lettura.

12) I libri dello stesso autore più letti quest’anno.

Inma Chacón: Nick, Tiempo de arena, Antologia de la Herida e parte di La princesa india
Najat el Hachmi: El último patriarca, Yo també sóc catalá.

13) Quanti libri scritti da autori italiani?

Me ne vergogno un po’…3!!

14) E quanti libri letti sono stati presi in biblioteca?

4, se non ricordo male… quando posso cerco di comprare i libri che voglio leggere, adoro avere la libreria strapiena!

15) Dei libri letti quanti erano ebook?

Solo uno…

Risposte terminate, ora  il testimone va a:

Narya di La dura vita di Narya
e ad altre tre amiche:
Bruna, Francesca e Jessica di Merenda da jessie, di cui pubblicherò le risposte su questo blog.
A domani, per i bilanci “seri” e i doverosi auguri!     


mercoledì 28 dicembre 2011

Ferite d'amore

Eccoci di nuovo qui. Dopo due giorni di latitanza dovuti ai bagordi natalizi, mi sono rimessa al pc con l’intento di scrivere un post sulle mie letture natalizie, ma la mia attenzione è stata catturata dalla televisione che faceva da sottofondo alla mia mattina casalinga. Mia mamma, assidua fan di Forum, stava guardando l’ennesima puntata della trasmissione ed io non ho potuto fare a meno di concentrarmi su una delle cause di oggi: la storia di una donna vittima per anni di violenze domestiche che cerca di riappacificarsi con suo figlio che non l’accetta per il suo aver subito passivamente questo abuso. 
Non ho potuto fare a meno di pensare al dolore della violenza domestica, a  quanto sia illogico e ingiusto che il pericolo si generi nell’unico luogo nel quale bisognerebbe sentirsi al sicuro,ma soprattutto ho iniziato a riflettere sulle conseguenze, sui segni profondi tutto questo lascia nella persona che lo subisce,ma anche in chi la circonda.
Ora non voglio esprimere giudizi a riguardo, non è questa la giusta sede e forse non ne sono nemmeno in grado; il mio intento è quello di condividere con voi le mie riflessioni, le mie emozioni… poi chissà, magari anche qualcuno di voi a volte si è fermato a pensare a questa cosa. I telegiornali purtroppo ci raccontano spesso storie di questo tipo.
Ovviamente non dimentico che questo è un blog sui libri, perciò non potevo non associare a questo mio pensiero una lettura sull’argomento, che ho giusto terminato qualche giorno fa. 
Si tratta di una raccolta di poesie, uscita in Spagna meno di un mese fa –dovrete abituarvi alle mie incursioni nel mondo letterario spagnolo, perché saranno molto frequenti!!riserverò a un altro post le spiegazioni in proposito- dal titolo “Antologia de la herida” (Musa a las9, 2011)


L’autrice è Inma Chacón, scrittrice ora sulla cresta dell’onda in Spagna con il suo ultimo romanzo “Tiempo de Arena” (Planeta, 2011), del quale vi parlerò in un altro momento. Il suo nome è legato a quello della sua sorella gemella Dulce, anch’essa scrittrice, stroncata da un cancro nel 2003.
Una poesia vibrante, implicata socialmente, che tocca profondamente le corde dell’animo e che rispecchia perfettamente l’indole della scrittrice. Ho avuto modo di conoscere Inma in occasione di un mio viaggio a Madrid, nel settembre di quest’anno (lo confesso, l’unico scopo del mio viaggio era incontrarla) che mi ha aperto le porte della sua casa e del suo cuore. In lei ho trovato una donna forte, coraggiosa, decisa, ma allo stesso tempo di una rara sensibilità e dolcezza.   
 
Voglio condividere con voi le due poesie che mi hanno colpito maggiormente:

Hay dolores que marcan
                             
Hay dolores que marcan el cuerpo
para siempre,
se adhieren a la piel
y a la sombra de los ojos,
y reclaman su lugar
cuando no se les espera.

(Ci sono dolori che segnano il corpo, per sempre, aderiscono alla pelle e si riflettono nello sguardo, e reclamano il loro posto quando meno te l’aspetti)

Seguir adelante

Seguir adelante
no es negar el primer paso.
Avanzar
es mirar de otro modo,
es negociar las heridas,
para que no sean lastre,
sino impulso
para un paso más.

(Andare avanti non è negare il primo passo. Avanzare è guardare in modo diverso, è negoziare le ferite, perché non diventino zavorre, ma impulso per un altro passo).

Ho aggiunto una traduzione di servizio per ognuna, perché possiate godere pienamente dell’intensità delle parole della scrittrice. 
Ora non mi resta che augurarvi una buona lettura! e ricordarvi che commenti, pensieri e consigli sono assolutamente ben accetti.

sabato 24 dicembre 2011

Rotolando verso SUD

23 dicembre ore 21:00. Quattro anime viaggiatrici prigioniere  nel traffico della A14. Destinazione Calabria; la bella, accogliente, mediterranea Calabria, la terra che ci ha visto crescere e dalla quale abbiamo mosso i primi passi alla scoperta del mondo. Ora le nostre vite sono a Bologna, che  da anni ci ha accolto affettuosamente nel suo grembo, ma il ritorno a casa resta per noi un momento  essenziale, un’occasione di ritrovo con gli affetti più importanti, quelli autentici, i punti fermi della nostra esistenza.
E sono proprio quegli affetti e le piccole cose ad essi associate che mi mancano di più nelle mie giornate bolognesi. L’abbraccio di mia madre, i pranzi della domenica, il tepore del caminetto acceso, le cene con gli amici di sempre, il caffè post pranzo in quello che da anni è il mio bar preferito…
Il traffico si è finalmente decongestionato, la meta inizia a diventare sempre più vicina e sui nostri volti fa capolino un sorriso felice… si inizia a chiacchierare del cenone di Natale, pregustando ognuna delle sue  9 prelibate portate.
La batteria del mio portatile minaccia di abbandonarmi e sono costretta a terminare questo flusso di coscienza “on the road”. Voglio salutarvi con un regalo, una piccola recensione di un piacevole volume che propone un percorso nella mia terra, “101 cose da fare in Calabria almeno una volta nella vita”, scritto da Annalisa Marchianò, una calabrese che come me ha scelto Bologna come patria adottiva.
Buona lettura a tutti!



giovedì 22 dicembre 2011

Signori e signore...

Eccomi qua a scrivere il post inaugurale di questo delirante blog.
Da dove iniziare? tanti sono i pensieri e le parole che affollano la mia mente ma tutte stentano a prendere forma sullo schermo... chiamiamola "ansia da prestazione", "blocco dello scrittore", o semplicemente emozione nel vedere finalmente concretizzarsi il primo passo di un piccolo e tanto meditato progetto.  
Immagino abbiate già letto la mia presentazione per cui vi risparmio l'agonia del chi sono, cosa faccio, bla bla bla.
Forse però dovrei parlarvi del perché sono e sarò qui ad annoiarvi con le mie parole... 
L'idea di questo blog nasce dall'incontro della mia passione per la lettura e dalla mia precaria situazione di disoccupata e pantofolaia... ebbene si, faccio parte della lunga lista dei neolaureati alla ricerca di un lavoro che per il momento appare un lontano, lontanissimo miraggio. Quindi quale modo migliore di impiegare il mio tempo libero condividendo con voi i frutti di questa mia totalizzante affezione?
Questo spazio si nutrirà quindi di recensioni, foto, idee, a volte -ahimé per voi- deliranti flussi di coscienza di questa piccola pantofolaia che cercherà di nutrire la sua e la vostra sete di lettura e, tra un post e l'altro, svelerà una parte di sé...
Spero sarete numerosi a seguirmi in questa casalinga avventura letteraria e non solo... che dite, possiamo iniziare?